Dicembre è nelle orme sulla neve che sanno da dove arriviamo e quanto pesano i pensieri.
È nei posti a tavola che restano vuoti, nei regali che mancano e non arriveranno.
Nelle lucine dell'albero bruciate, nei biglietti che conservo senza più riuscire a leggerli, nelle mani di mia madre che assomigliano sempre più a quelle di mia nonna, nelle mie che assomigliano sempre più alle sue.
Dicembre è nel ceppo del caminetto, nel fumo che fa lacrimare gli occhi, negli stessi film dell'anno scorso, di dieci anni fa, di venti anni fa, nelle stesse canzoni, negli stessi menu.
Gennaio è nei buoni propositi, nelle giornate che impercettibilmente ricominciano ad allungarsi, nella gomma che cancella ogni volta che si sbaglia a scrivere la data, è nelle prime pagine delle agende ordinate, precise.
È smettere di fumare, mettersi a dieta, promettersi di scrivere di più e meglio, pensare di riprendere in mano la macchina fotografica, di tenere un elenco dei libri letti, di mettere in ordine le librerie, gli armadi, i cassetti, la vita.
Credere che arriverà l'amore, che non sarai tu, che questa volta sarà diverso, tutto diverso.
Gennaio è aspettare i bucaneve.
Gennaio è a metà del mio anno, che inizia a settembre. :)
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