martedì 29 gennaio 2013

Come il sole mentre piove

Volevo scrivere qualcosa di speciale per te.
Mi sono messa a pensare, ma continuano a venirmi in mente solo frammenti di immagini, impercettibili cambi di luce, giochi di parole che mi fanno ridere solo perché conosco le stupide storie che ci sono dietro; come si fa a spiegare un essere umano? Non si può.
Potrei dire che sei tenero, intelligente, gentile con la gente e con gli animali, arguto e comprensivo, gentiluomo, complicato, e ancora non avrei detto neanche la minima parte di quello che sei, perché gli uomini non si possono spiegare.

Tu per me sei la nota che non riesco a prendere, sei il sole mentre piove, sei il sorriso nascosto dalla mano. Ti muovi fluido tra i miei pensieri e con un solo tocco cambi le prospettive dentro di me, scompigli le certezze, sveli parole che non ricordavo più e le riempi di te. Cammini sui bordi dei miei giorni tra il presente e la nostalgia, come un equilibrista che non pesa mai troppo per la fune sottile che sostiene i suoi passi. Sei l'ultima ciliegia della stagione, il colore esatto del tramonto, l'autobus in anticipo, il profumo buono di cui non ricordo il nome, sei l'accordo di piano che mi commuove e non so perché.

Sei tutte le cose belle e buone che riesco a sfiorare ma non a trattenere, che stanno vicine ma non abbastanza, che posso abbracciare ma solo per un po', che hanno un nome ma io non lo so.

Sei il post che non riesco a concludere, perché ogni parola che posso scrivere è troppo o non è abbastanza.
Sei la parola che non posso scrivere. 









giovedì 3 gennaio 2013

Dicembre è per ricordare, gennaio per ricominciare

Dicembre è nelle orme sulla neve che sanno da dove arriviamo e quanto pesano i pensieri.
È nei posti a tavola che restano vuoti, nei regali che mancano e non arriveranno.
Nelle lucine dell'albero bruciate, nei biglietti che conservo senza più riuscire a leggerli, nelle mani di mia madre che assomigliano sempre più a quelle di mia nonna, nelle mie che assomigliano sempre più alle sue.
Dicembre è nel ceppo del caminetto, nel fumo che fa lacrimare gli occhi, negli stessi film dell'anno scorso, di dieci anni fa, di venti anni fa, nelle stesse canzoni, negli stessi menu.

Gennaio è nei buoni propositi, nelle giornate che impercettibilmente ricominciano ad allungarsi, nella gomma che cancella ogni volta che si sbaglia a scrivere la data, è nelle prime pagine delle agende ordinate, precise.
È smettere di fumare, mettersi a dieta, promettersi di scrivere di più e meglio, pensare di riprendere in mano la macchina fotografica, di tenere un elenco dei libri letti, di mettere in ordine le librerie, gli armadi, i cassetti, la vita.
Credere che arriverà l'amore, che non sarai tu, che questa volta sarà diverso, tutto diverso.
Gennaio è aspettare i bucaneve.