Arrivano improvvisi questi giorni di vento. La brezza spazza instancabile il cielo, porta nuvole che corrono furiose, svelando veloci cieli azzurri e sole e stelle sfavillanti. Fa stormire le foglie degli alberi, imitando il suono dei ruscelli e delle cascate. Spettina i capelli e fa volare come aquiloni anche i pensieri che credevi di aver riposto in qualche angolo sicuro, entra dalla finestra e ti volta le pagine del libro per dispetto.
Non mi è mai piaciuto il vento, mai. Diceva sempre mio nonno che il vento dà fastidio ai matti; ho sempre pensato che fosse un giorno come questi che mio zio, quello strano, per far vedere che era coraggioso uscì di casa saltando dalla finestra della cucina al secondo piano.
Son convinta che il vento faccia fare cose strane. Forse è per questo che mi fa paura. E allora rispondo male a tutti e prendo un altro moment per il mal di testa, mi dà fastidio la corrente e urlo stizzita "chiudi quella cazzo di porta che sbatte!", di notte non dormo, mi volto nel letto e ascolto i rami battere contro alle finestre.
Stasera ero in strada ad aspettare gli amici. Si è alzata una folata e io ho guardato in su e ho visto il cielo rosso di tramonto e la mia strada come incendiata, ed era bello. Io ero lì, pesante e un po' grigia, guardavo gli uccellini rincorrersi in aria giocando con ogni refolo d'aria e all'improvviso mi è venuta voglia di aprire le braccia e volare via, portata dal vento, come un uccellino. Lasciare tutto a terra, i ricordi le cose la gente le illusioni e farmi portare dall'aria in un posto che non so.
Ho capito anche un po' mio zio, sì, quello strano, che forse il vento ce l'ha nella testa e allora per forza che i pensieri gli si confondono a volte, ho capito le onde del mare e le barche a vela e gli aquiloni e i palloncini e le rondini ed ero quasi contenta.
Perché alla fine forse non è proprio che lo odio, il vento. Forse ho solo paura di questa voglia d'ali, di questi pensieri spettinati. Di questi inizi nuovi di quando dici, va bene, basta, volto la pagina, ricomincio.
Forse è solo paura.
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